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Articolo 149 T.U.F. e obbligo di informazione del collegio sindacale

ARTICOLO 149 T.U.F. E OBBLIGO DI INFORMAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE  Ai sensi del combinato disposto dell’art. 149 del D. Lgs. 58/98 (T.U.F.) e dell’art. 2403 del codice civile l’onere in capo ai sindaci delle società, oggetto di controllo, di esercitare il potere-dovere di vigilanza sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo societario va inteso da esplicarsi in pieno, essendo loro sottratta ogni valutazione di carattere discrezionale in relazione alle informazioni ottenute per adempiere a tale obbligo (così la sentenza n. 25336/2023 della Cassazione). Nell’ambito dell’esercizio di controllo il collegio sindacale può procedere, collegialmente o singolarmente, al compimento di atti di ispezione e verifica che si sostanziano nel rivolgere agli amministratori richieste […]

Salvo il commercialista dal reato ex art. 2632 c.c. anche se sbaglia la valutazione dei principi contabili OIC

SALVO IL COMMERCIALISTA DAL REATO EX ART. 2632 C.C. ANCHE SE SBAGLIA LA VALUTAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI OIC  Per il commercialista che ha redatto la perizia di stima per il caso di aumento di capitale di una società di capitali mediante conferimento di un ramo di azienda, il rilievo penale della stessa ex art. 2632 c.c. emerge solo in caso abbia avuto valenza causale rispetto al dissesto societario. Così la Corte di Cassazione in una recente sentenza all’esito di un procedimento penale per reati societari, fallimentari e tributari, connessi al fallimento di una s.r.l. Il principale capo di imputazione che attingeva i tre imputati (gli amministratori avevano precedentemente optato per […]

Società sportive dilettanti (SSD) ed Iva

SOCIETA’ SPORTIVE DILETTANTI (SSD) ED IVA E’ stabilito per il 2024 il verificarsi di uno degli effetti del decreto fisco-lavoro, vale a dire l’assoggettamento all’Iva delle Società Sportive Dilettanti (SSD), per quanto attiene a operazioni svolte da specifici enti a carattere non commerciale e di tipo associativo quali, per l’appunto quelli sportivi non professionisti. Fonte normativa da cui discende la suddetta attuazione è la L 215/21 entrata in vigore il 20 aprile scorso che, in parziale modifica e integrazione in sede di approvazione parlamentare del DL 146/21, ha introdotto l’esenzione dell’imposta rispetto a prestazioni di servizi in stretta connessione con la effettiva pratica dello sport e dell’educazione fisica, compiute da […]

Liquidatore e par condicio creditorum: l’articolo 2495 comma 2 cc

LIQUIDATORE E PAR CONDICIO CREDITORUM: L’ARTICOLO 2495 COMMA 2 CC I liquidatori di una società di capitali sono soggetti non solo all’azione di responsabilità che i creditori sociali possono esercitare verso di loro, la quale trova il suo presupposto nell’esistenza di una violazione degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale imputabile ai liquidatori, ma anche alle ipotesi tipiche di responsabilità verso i creditori sociali, disciplinate dagli artt. 2491 comma 3 e 2495 comma 2 cc. Tale ultima ipotesi di responsabilità nei confronti dei creditori per la lesione del diritto di credito da questi vantato verso una società estinta rinviene i suoi elementi costitutivi, sotto il profilo oggettivo, nell’iscrizione […]

La delibera sostitutiva assembleare di una precedente delibera già impugnata: nuova lettura dell’art. 2377 8° comma c.c.

Parere LA DELIBERA SOSTITUTIVA ASSEMBLEARE DI UNA PRECEDENTE DELIBERA GIÀ IMPUGNATA: NUOVA LETTURA DELL’ART. 2377 8° COMMA C.C. La deliberazione adottata in sostituzione di una precedente impugnata comporta il venir meno del giudizio di impugnazione per carenza di interesse ad agire. La questione riguarda se al giudice della impugnazione spetti o meno il potere di sindacare ancora la delibera impugnata se sostituita nelle more del giudizio e se il potere di sindacato di estenda anche alla nuova delibera sostitutiva e coinvolge l’esatta interpretazione il dettato normativo di cui all’art. 2377 comma ottavo, ai sensi del quale “l’annullamento della deliberazione non può aver luogo se la deliberazione impugnata è sostituita con […]

La titolarità dell’azione di responsabilità verso gli amministratori di una società in concordato con cessione dei beni

LA TITOLARITÀ DELL’AZIONE DI RESPONSABILITÀ VERSO GLI AMMINISTRATORI DI UNA SOCIETÀ IN CONCORDATO CON CESSIONE DEI BENI Con la sentenza non definitiva 2 dicembre 2020 il Tribunale di Venezia interviene su due questioni collegate fra loro dibattute in dottrina e giurisprudenza, e cioè a chi spetti la legittimazione ad agire con l’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori in un concordato con cessione dei beni, e se tra i crediti ceduti alla procedura debba ricomprendersi, in assenza di espresso richiamo, anche l’eventuale importo derivante dall’esito vittorioso dell’azione di responsabilità nei confronti degli amministratori. Si rinvengono sullo specifico problema tre sentenze, una del Tribunale di Bologna 16 agosto 2016 n. 2121 […]

La disciplina giuridica delle startup innovative

Parere LA DISCIPLINA GIURIDICA DELLE STARTUP INNOVATIVE Con il D.L 179/2012, il Legislatore nazionale ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano un particolare tipo di società che si sottrae ad alcune regole del diritto societario e del diritto fallimentare: sono le c.d. startup innovative. Le deroghe alle norme sul diritto societario riguardano la copertura delle perdite di esercizio, l’emissione di strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali e alcuni adempimenti per le startup innovative costituite in forma di S.r.l. Le deroghe al diritto fallimentare riguardano l’attività di liquidazione e l’esclusione dalle procedure concorsuali. In caso di perdita superiore ad 1/3 del capitale sociale, le startup innovative possono posticipare al secondo esercizio successivo il termine entro il quale la perdita deve risultare diminuita […]

La titolarità dell’azione di responsabilità contro gli amministratori nel concordato preventivo con cessione dei beni

Parere LA TITOLARITA’ DELL’AZIONE DI RESPONSABILITA’ CONTRO GLI AMMINISTRATORI NEL CONCORDATO PREVENTIVO CON CESSIONE DEI BENI La questione è nuova e si rinvengono pochi precedenti specifici. Infatti non esiste normativa che regoli la fattispecie, alla quale non si può certo applicare l’art. 146 L.F. che assegna al Curatore la titolarità dell’azione di responsabilità sociale nei confronti degli amministratori e degli organi di controllo. Una prima tesi è quella che in ogni caso la titolarità dell’azione di responsabilità contro amministratori, sindaci e altri organi di controllo spetti sempre e comunque alla società, indipendentemente dal fatto se il concordato avvenga con o senza cessione dei beni. La Suprema Corte è netta nel […]

La responsabilità civile delle società di revisione

Parere LA RESPONSABILITÀ CIVILE DELLE SOCIETÀ DI REVISIONE La società di revisione, nello svolgimento della sua funzione di revisione dei bilanci, deve operare, in generale, un controllo sulla correttezza e congruità di tutte le voci di bilancio. Il principio si ricollega alla funzione di garanzia che i vari organismi di controllo sono deputati a svolgere nell’ambito della società, al fine di esercitare un ineludibile compito di costante verifica della corrispondenza dei meccanismi di gestione della società al modello della corretta amministrazione. La società di revisione è dunque deputata a svolgere una funzione di verifica e controllo generale sui dati di bilancio e sulla corretta gestione contabile della società e non […]

Cancellazione della società e concordato preventivo

Parere CANCELLAZIONE DELLA SOCIETÀ E CONCORDATO PREVENTIVO Con la sentenza n. 4329 del 20/02/2020 la Cassazione Civile ha confermato il principio per cui ai sensi del combinato disposto degli artt. 2495 codice civile e 10 Legge Fallimentare è precluso al liquidatore della società cancellata dal Registro delle Imprese, di cui, entro l’anno dalla cancellazione, sia domandato il fallimento, di richiedere il concordato preventivo (nello stesso senso l’unico precedente in materia della Suprema Corte n. 21286 del 20.10.2015). La ratio del principio risiede nel venir meno, a seguito della cancellazione della società dal Registro delle Imprese, della finalità principale cui tendono tutte le procedure alternative al fallimento, ovvero il risanamento strutturale […]