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- Trib. Treviso 12.12.23 provvedimento
- Trib. Treviso 11.02.22 N°208
- Trib. Treviso 26-05-21 ord.
- Trib. Venezia Sentenza non definitiva
- Trib. Milano 31.01.19 N°1004
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- Trib. Treviso 25.05.18 provvedimento
- Trib. Pordenone 15.03.18 N° 229
- Trib. Udine 10.04.18 N°443
Archivio Pareri
- Tasso soglia usura del mutuo SAL
- La delibera sostitutiva assembleare di una precedente delibera già impugnata: nuova lettura dell’art. 2377 8° comma c.c.
- Il collar swap non aveva funzione di copertura per l’acquirente? Il contratto è nullo
- Contratto preliminare di immobile da costruire nullo se il costruttore non rilascia o non consegna la fideiussione
- Criptovalute, natura giuridica del servizio di custodia del portafoglio digitale e responsabilità del gestore della piattaforma in caso di ammanco
- Contributi a fondo perduto e pignoramento
- Fideiussione bancaria con modello ABI e violazione della normativa antitrust
- Contratto finanziario e operazione inadeguata: il principio del “Know your client” (KYC)
- Nullità della fideiussione rilasciata su schema contrattuale ABI
- La disciplina giuridica delle startup innovative
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Archivio articoli
Swap (IRS) nullo per omessa specificazione dei criteri di calcolo del Mark to Market (MtM)
SWAP (IRS) NULLO PER OMESSA SPECIFICAZIONE DEI CRITERI DI CALCOLO DEL MARK TO MARKET (MTM) Il Tribunale di Milano ha recentemente confermato quella linea giurisprudenziale che dichiara la nullità dei contratti di swap IRS (Interest Rate Swap) per omessa specificazione dei criteri di calcolo del Mark to Market, riconducendolo nell’alveo della nullità per indeterminatezza dell’oggetto del contratto ex art. 1346 c.c., divergendo in tal modo da quella stessa corrente giurisprudenziale che ricorreva alla categoria dell’immeritevolezza di cui all’art. 1322 2° comma c.c. per sancirne la nullità. Si evidenzia, infatti, come il Mark to Market (e la sua formula), rappresenti un elemento essenziale del contratto di Interest Rate Swap, destinato a […]
Il collar swap non aveva funzione di copertura per l’acquirente? Il contratto è nullo
Parere IL COLLAR SWAP NON AVEVA FUNZIONE DI COPERTURA PER L’ACQUIRENTE? IL CONTRATTO È NULLO La Corte d’Appello di Milano, con la sentenza 28 settembre 2020, ha sancito la nullità ai sensi dell’art. 1418 c.c. di un contratto di swap stipulato da una banca ad un Ente Pubblico in quanto da un’attenta analisi finanziaria dell’operazione finanziaria eseguita era emerso che quel tipo di swap (collar swap) non poteva essere acquistato dall’Ente pubblico alle condizioni proposte ed eseguite dalla banca. La struttura di un derivato collar swap comporta la cessione da parte della banca al cliente di una opzione cap a fronte della cessione di una opzione floor. Pertanto per qualificare […]
La mancata indicazione del Mark to Market nel contratto di swap fra nullità e risoluzione del contratto
Parere LA MANCATA INDICAZIONE DEL MARK TO MARKET NEL CONTRATTO DI SWAP FRA NULLITA’ E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO La recentissima sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione del 12 maggio 2020 n. 8770 in materia di swap e derivati pone ora nuovi scenari sulla questione se la mancata indicazione del Mark to Market e degli scenari probabilistici determini o meno la nullità del derivato. Le Sezioni Unite, infatti, in un passaggio della motivazione, ragionando dei problemi generali della determinatezza (o determinabilità) dell’oggetto del contratto hanno statuito che il contratto di swap, per essere valido, deve contenere “sia l’indicazione del Mark to Market, sia l’indicazione degli scenari probabilistici, sia dei costi occulti”. […]
Swap e Pubblica Amministrazione: per le Sezioni Unite della Cassazione nullo se non autorizzato dal Consiglio Comunale, anche in sede di rinegoziazione
SWAP E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: PER LE SEZIONI UNITE DELLA CASSAZIONE NULLO SE NON AUTORIZZATO DAL CONSIGLIO COMUNALE, ANCHE IN SEDE DI RINEGOZIAZIONE LEGGI IL CONTENUTO DELL’ARTICOLO PUBBLICATO IN DIRITTO24.ILSOLE24ORE.COM
Nullità del contratto di swap stipulato con la P.A. ma privo di firma del suo rappresentante legale
Parere NULLITA’ DEL CONTRATTO DI SWAP STIPULATO CON LA P.A. MA PRIVO DI FIRMA DEL SUO RAPPRESENTANTE LEGALE Al fine di verificarne l’eventuale nullità, mi vengono esibiti un contratto quadro finanziario stipulato da P.A. e un successivo contratto di Interest Rate Swap stipulato da P.A. ma privi della firma del rappresentante legale dell’epoca. Il contratto quadro è composto anche da una delibera consiliare di autorizzazione per stipulare con quella banca un contratto di copertura di un finanziamento già concesso. La questione è dal punto di vista del diritto sostanziale finanziario di facile soluzione. E’ noto infatti che in tema di intermediazione finanziaria, ed alla stregua di quanto sancito dall’art. 23 […]
Funzione di copertura e durata del contratto di Interest Rate Swap
Parere FUNZIONE DI COPERTURA E DURATA DEL CONTRATTO DI INTEREST RATE SWAP Mi viene chiesto se la minor durata di un contratto di Interest Rate Swap rispetto all’indebitamento sottostante possa far venir meno la funzione di copertura dello swap rispetto al contratto di mutuo o finanziamento ( o altro similare) cui accede. La questione riguarda l’accertamento della causa concreta del contratto derivato, anche alla luce della tesi fatta propria di recente dalla Suprema Corte della nullità di un contratto ex art. 1322 2°comma c.c. per immeritevolezza. E’ indubbio che una durata del contratto di Interest Rate Swap minore del contratto di mutuo o finanziamento da coprire induce al sospetto di […]
Contratto di swap e diritto di recesso per contratto stipulato fuori sede
Parere CONTRATTO DI SWAP E DIRITTO DI RECESSO PER CONTRATTO STIPULATO FUORI SEDE Vengo richiesto di un parere sulla questione se la disciplina del diritto di recesso ex art. 30 T.U.F. si applichi o meno ad un contratto di swap proposto e stipulato dalla Banca a Cliente al dettaglio fuori sede. La Corte di Cassazione ha affrontato a Sezioni Unite, con la sentenza 13905/2013, la questione della disciplina del diritto di recesso di cui all’art. 30 T.U.F., statuendo che tale diritto si applica non soltanto alle operazioni compiute nell’ambito della prestazione di un servizio di collocamento in senso proprio, ma anche a qualsiasi altra ipotesi in cui l’intermediario venda fuori […]
Operatore qualificato ed obblighi della banca di informazione, segnalazione di inadeguatezza ed astensione ad operare
OPERATORE QUALIFICATO ED OBBLIGHI DELLA BANCA DI INFORMAZIONE, SEGNALAZIONE DI INADEGUATEZZA ED ASTENSIONE AD OPERARE L’art. 26 del Regolamento CONSOB 16190/07 ed il relativo allegato n° 3, oggi vigenti, definiscono cliente professionale (già operatore qualificato) quel cliente che possiede l’esperienza, le conoscenze e la competenza necessaria per prendere consapevolmente le proprie decisioni in materia di investimenti e di valutare correttamente i rischi che assume. E catalogano clienti professionali di diritto – che sono i soggetti autorizzati o regolamentati ad operare nei mercati finanziari – le imprese di grandi dimensioni che presentino determinati requisiti dimensionali e gli investitori istituzionali la cui attività principale è quella di investire in strumenti finanziari e […]
La dichiarazione di operatore qualificato non impedisce al Cliente di ottenere dalla banca il risarcimento del danno patito dalla perdita per l’investimento rischioso
Parere reso a privato LA DICHIARAZIONE DI OPERATORE QUALIFICATO NON IMPEDISCE AL CLIENTE DI OTTENERE DALLA BANCA IL RISARCIMENTO DEL DANNO PATITO DALLA PERDITA PER L’INVESTIMENTO RISCHIOSO La Banca deve prestare gli obblighi di diligenza, di correttezza e trasparenza, di informazione, di comunicazione della inadeguatezza delle singole operazioni in quanto non ha nessuna rilevanza ai fini risarcitori la dichiarazione del Cliente di godere di un’elevata conoscenza relativamente a tutti i prodotti finanziari, di essere cioè quello che si definisce in gergo “operatore qualificato”. Il caso in oggetto riguarda l’esecuzione di alcune operazioni in strumenti finanziari (swap) dal quale è emerso un grave danno patrimoniale per il Cliente. Il reclamo del […]
Swap: la Banca risarcisce il Cliente se non prova la funzione di copertura del contratto di Interest Rate Swap
SWAP: LA BANCA RISARCISCE IL CLIENTE SE NON PROVA LA FUNZIONE DI COPERTURA DEL CONTRATTO DI INTEREST RATE SWAP Il Tribunale di Milano Sesta Sezione Civile, con la sentenza n° 10049 del 13.09.2016, conferma quell’orientamento della giurisprudenza per il quale la Banca deve risarcire il Cliente se nel corso del giudizio non prova la funzione di copertura dell’eseguito contratto di Interest Rate Swap. Il principio è puramente processuale e prescinde dalla esistenza o meno della operazione finanziaria di finanziamento, mutuo o leasing da coprire con il derivato. La Banca, in questi casi, risarcisce il Cliente per il solo fatto di non avere prodotto in giudizio il contratto di finanziamento, mutuo […]