Author: Avv. Matteo de Castello

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Contratti assicurativi: la mancanza di sunset clause non rende vessatoria la clausola claims made

CONTRATTI ASSICURATIVI: LA MANCANZA DI SUNSET CLAUSE NON RENDE VESSATORIA LA CLAUSOLA CLAIMS MADE Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la n. 6490 del 12.03.2024, ha fatto chiarezza sul tema dei contratti assicurativi e, in particolare, sulle clausole c.d. claims made, spesso oggetto di dibattito giurisprudenziale volto a delinearne la validità, e sulla relazione con la clausola c.d. sunset clause. Con riferimento al caso concreto, la corte territoriale competente riteneva nulla una clausola claims made in ragione dell’eccessiva limitazione temporale che essa apportava alla copertura assicurativa, senza peraltro prevedere alcuna sunset clause riparativa, sostituendola quindi con una clausola di ultrattività reperita dal modello legale di claims made tipizzato dal […]

Condizioni generali di contratto: valida la clausola in caso di mero richiamo numerico

CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO: VALIDA LA CLAUSOLA IN CASO DI MERO RICHIAMO NUMERICO   Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 4126 del 14.02.2024) è intervenuta in materia di condizioni generali di contratto, dettando un’importante regola ai fini della loro validità. In particolare, nel caso di condizioni generali di contratto, l’obbligo della specifica approvazione per iscritto a norma dell’art. 1341 c.c. della clausola vessatoria è rispettato anche nel caso di richiamo numerico a clausole, onerose e non, purché non cumulativo, salvo che, in quest’ultima ipotesi, non sia accompagnato da un’indicazione, benché sommaria, del loro contenuto, ovvero che non sia prevista dalla legge una forma scritta per la valida stipula […]

L’estorsione tramite ransomware e i delitti informatici: il Governo presenta il DDL Cybersicurezza

L’ESTORSIONE TRAMITE RANSOMWARE E I DELITTI INFORMATICI: IL GOVERNO PRESENTA IL DDL CYBERSICUREZZA   Il Governo ha predisposto alcune misure volte a limitare i reati informatici, tra i quali il sempre più diffuso delitto di estorsione tramite ransomware, vale a dire un virus attraverso cui l’hacker può commettere estorsione di tipo telematico. La minaccia o la violenza, in tal senso, sono prospettate attraverso i contatti e-mail o i social network; il termine ransomware, invece, deriva dall’unione tra “ransom”, ricatto, e “malware”, un programma dannoso per il sistema informatico. Il virus, una volta entrato nel sistema, può criptare dati, informazioni e documenti dell’utente, negando a questo l’accesso; scopo dell’hacker è quello […]

La revoca della dispensa dall’imputazione deve essere espressa

LA REVOCA DELLA DISPENSA DALL’IMPUTAZIONE DEVE ESSERE ESPRESSA La Corte di Cassazione è recentemente intervenuta, attraverso la sentenza n. 3352 del 2024, sulla natura dell’atto di dispensa dall’imputazione contenuta nell’atto di donazione, sancendone la natura di atto unilaterale, revocabile da parte del donante, e definendo come la revoca debba essere espressa e l’attribuzione per testamento della disponibile ad altro erede non comporti annullamento della precedente dispensa dall’imputazione della donazione. Nello specifico, oggetto della questione era una dispensa dall’imputazione contenuta all’interno di un atto di donazione, attraverso la quale il donante sottraeva il beneficiario dall’onere di imputare la donazione alla futura eredità, così diminuendo la quota disponibile. La donazione in conto disponibile […]

Risarcimento del danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa

RISARCIMENTO DEL DANNO PATRIMONIALE DA RIDOTTA CAPACITÀ LAVORATIVA GENERICA Nel caso di incidente subito da persona non lavoratrice il criterio di valutazione del risarcimento del danno patrimoniale da ridotta capacità lavorativa generica è, secondo la Cassazione, quello del livello di istruzione. Il tema è di particolare interesse, posto che la Corte Suprema, con l’ordinanza 35663/2023, si è trovata a dibattere circa la possibilità di inserire alla voce di danno patrimoniale quello da capacità lavorativa generica per un soggetto che, al momento dell’incidente, non produceva reddito. Secondo i Giudici di legittimità, nel caso di lesione della salute di rilevante entità deve considerarsi quale capacità reddituale quella fondata su un criterio logico […]

La responsabilità del committente dei danni a terzi se ha scelto per l’appalto una ditta inidonea

LA RESPONSABILITÀ DEL COMMITTENTE DEI DANNI A TERZI SE HA SCELTO PER L’APPALTO UNA DITTA INIDONEA In tema di appalto è genericamente esclusa la responsabilità del committente per i danni cagionati nell’esecuzione del contratto a terzi, essendo i danni conseguenza della cattiva gestione dell’esecuzione da parte dell’appaltatore, libero nella gestione dei mezzi e delle risorse volte alla costruzione dell’opera o alla prestazione del servizio. Tuttavia, la giurisprudenza ha individuato l’eccezione a questa regola generale. Infatti, il committente sarà responsabile dei danni cagionati ai terzi qualora, al momento della stipulazione del contratto con l’appaltatore, abbia per colpa ignorato l’assoluta inidoneità di quest’ultimo all’esecuzione del contratto. Si parla, in tal senso, di […]

Ammissione al passivo degli interessi nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza

AMMISSIONE AL PASSIVO DEGLI INTERESSI NEL CODICE DELLA CRISI E DELL’INSOLVENZA   La disciplina degli interessi e dell’eventuale possibilità per il creditore di insinuarli al passivo nella procedura fallimentare è stata oggetto di numerose pronunce giurisprudenziali nel corso degli ultimi decenni. Le questioni, in particolare, riguardano sia la natura dell’interesse maturato, sia la natura del credito; inoltre, vi è da chiedersi se quanto stabilito a livello giurisprudenziale con riferimento alla procedura fallimentare possa essere ribadito anche nella nuova sede di liquidazione giudiziale, alla stregua del nuovo codice della crisi e della insolvenza. Sembra utile partire proprio da quest’ultima considerazione. Con il codice dell’insolvenza la liquidazione giudiziale ha sostituito il vecchio […]

È risarcibile la perdita dell’anno scolastico dovuta ad incidente stradale

È RISARCIBILE LA PERDITA DELL’ANNO SCOLASTICO DOVUTA AD INCIDENTE STRADALE   Tra le ultime pronunce della Corte di Cassazione viene in rilievo l’ordinanza n. 28418/2023 in materia di danno patrimoniale da ritardato compimento degli studi. Impedendo al danneggiato di completare in tempo i propri studi, il danneggiante potrebbe infatti essere chiamato a risarcire la voce di danno patrimoniale del mancato guadagno, dovuto al ritardo nell’immissione nel mondo del lavoro. La fattispecie si riferiva ad un incidente stradale, in seguito al quale la vittima era costretta a mesi di prognosi ospedaliera, così trovandosi nell’impossibilità fisica di studiare e perdendo un anno scolastico. Di fronte ai tribunali di merito, i genitori ricorrevano […]

La rendita vitalizia è il corretto risarcimento per equivalente in caso di danni permanenti

LA RENDITA VITALIZIA È IL CORRETTO RISARCIMENTO PER EQUIVALENTE IN CASO DI DANNI PERMANENTI   In tema di danni permanenti e risarcimento ex art. 2057 c.c., la Corte di Cassazione è intervenuta recentemente per esaminare i confini che separano la scelta tra liquidazione della rendita immediata per capitale e della rendita vitalizia (Cass. civ. n. 31574/2022). L’art. 2057 c.c., in tema di danni permanenti, evidenzia come sia compito del giudice liquidare in favore del danneggiato un risarcimento vitalizio in luogo dell’immediata attribuzione del capitale, da intendersi egualmente nel senso di risarcimento per equivalente e fonte di un rapporto ad esecuzione periodica volto a realizzare una tendenziale corrispondenza tra permanenza del […]

NFT e marchi già denominati: il caso Juventus

NFT E MARCHI GIÀ DENOMINATI: IL CASO JUVENTUS   Il Tribunale di Roma ha pubblicato in data 20.07.2022 una sentenza inibitoria in tema di NFT e di relazione che intercorre con il diritto d’autore e, nello specifico, con il marchio. Il caso aveva ad oggetto la produzione e la messa in commercio di not-fungible-token raffiguranti un noto calciatore nell’intento di vestire la maglia bianconera della squadra Juventus. La società calcistica, anch’essa operante nel mercato degli NFT, rimarcava innanzi al Giudice di primo grado di non aver mai concesso l’autorizzazione né alla produzione, né tantomeno alla commercializzazione sulle piattaforme online degli NFT raffiguranti il marchio bianconero, chiedendo di conseguenza di inibire […]