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Gli errori di calcolo nel conteggio degli interessi nei mutui bancari: il diritto del cliente alla restituzione

GLI ERRORI DI CALCOLO NEL CONTEGGIO DEGLI INTERESSI NEI MUTUI BANCARI: IL DIRITTO DEL CLIENTE ALLA RESTITUZIONE

Nei contratti di mutuo o di finanziamento ipotecario o chirografario, stipulati nel periodo antecedente al 1° giugno 2011 – data di entrata in vigore della nuova direttiva sul credito al consumo che ha reso obbligatoria l’indicazione del Tasso Annuo Effettivo Globale  (c.d. TAEG) – le Banche hanno disciplinato il regime degli interessi stabilendo, sulla somma mutuata o finanziata, l’obbligo della corresponsione e gli interessi commisurati ad un Tasso di Interesse Annuo – c.d. TAN – ben diverso invece dal Tasso Annuo Effettivo – c.d. TAE – applicato.

Richiamando in contratto il TAN la Banca fa infatti riferimento al tasso che sarebbe applicato se ci fosse una sola rata all’anno, mentre, le rate previste nel contratto sono spesso mensili oppure trimestrali oppure ancora semestrali.

In termini tecnici se la Banca ha per esempio previsto in contratto il pagamento di un interesse variabile pari a RIBOR a 3 mesi lettera, rilevato ogni secondo giorno lavorativo antecedente l’inizio del mese di erogazione o di rinnovo del tasso di interesse, con una maggiorazione dell’interesse in una percentuale fissa predeterminata (ad esempio l’1,50% annuo), è certo che tale modalità di calcolo non  coincide con il TAE applicato.

Tale mancata coincidenza produce la previsione, nel contratto di mutuo o finanziamento, di un tasso diverso da quello applicato, con violazione dell’art. 117 3° e 4° comma del Testo Unico Bancario (T.U.B.), con il potere del Cliente di chiedere alla Banca la restituzione dell’importo degli interessi non dovuti calcolati secondo il criterio di cui all’art. 117 7° comma lettera a) T.U.B. o comunque la restituzione dell’importo degli interessi calcolati in più per effetto dell’applicazione di un TAE non equivalente al TAN dichiarato nel contratto.

Se poi nell’analizzare il TAE, si evince che la Banca ha superato anche le soglie di usura vigenti per legge tempo per tempo, il Cliente potrà richiedere la restituzione di tutte le somme addebitate al Cliente a titolo di interessi nei periodi in cui la soglia usura è stata superata.