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Dall’Archivio: Banca condannata per lite temeraria

DALL’ARCHIVIO: BANCA CONDANNATA PER LITE TEMERARIA

Estraiamo dall’archivio la sentenza 545/1997, con la quale il Tribunale di Belluno, decidendo in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, dopo aver revocato il decreto ingiuntivo, condannava la banca convenuta opposta a pagare a favore del debitore opponente l’importo di £ 200.000.000 a titolo di lite temeraria.

La sentenza è importante perché costituisce un primo esempio di “sentenza punitiva” oggi assai di moda nel contenzioso bancario. La peculiarità risiede nel fatto che il punito non è, come accade nella quasi totalità dei casi, il cliente, ma la banca.

La fattispecie peraltro era molto particolare, ma attuale anche in relazione al thema decidendum, che era un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo richiesto dalla banca per un debito derivante esclusivamente dal mancato pagamento di importi dovuti dal cliente per un contratto di swap.

Nell’attualità il principio di diritto che si può ricavare da questa passata sentenza è quello della necessità che il credito di una banca derivante da operazioni su derivati o swap, pur se confuso con il credito derivante da somme debitorie di conto corrente, debba comunque essere sottoposto al vaglio del Giudice Ordinario in un giudizio di merito non essendo sufficiente il vaglio che il Giudice compie in sede esclusivamente monitoria.

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