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AVVISO DI ACCERTAMENTO FONDATO SU FATTURE FALSE ANNULLATO SE IL GIUDICE PENALE ACCERTA LA VERIDICITA’ DI QUELLE STESSE FATTURE
La Commissione Tributaria Regionale di Venezia – Mestre ribadisce il principio dell’autonomia del procedimento tributario rispetto al procedimento penale aventi lo stesso oggetto, ma statuisce che non può comunque non tenersi conto della decisione del giudice del procedimento penale correlato alla controversia tributaria e, quindi, se nel processo penale gli stessi fatti posti a fondamento del processo tributario non sono stati accertati esistenti, il contribuente ha diritto a vedersi annullato l’avviso di accertamento relativo.
Nella fattispecie, l’Ufficio aveva emesso un avviso di accertamento nei confronti del contribuente per numerose fatture ritenute tutte false, procedendo alla denuncia alla Procura della Repubblica, la quale invece, già solo in sede di indagini, aveva accertato che le fatture erano state emesse per prestazioni oggettivamente esistenti. La Commissione Tributaria, ritenendo di doversi adeguare alle risultanze del giudice penale sulla verità e la corrispondenza ad effettive prestazioni delle fatture emesse, ha annullato l’avviso di accertamento.