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Divorzio e COVID-19

DIVORZIO E COVID-19

Il padre chiede di rivedere il contributo al figlio minore perché, essendo passato al part-time in tempo di COVID-19, guadagna la metà, ma il giudice non accoglie la richiesta, non ritenendo prova sufficiente il documento depositato in cui il datore di lavoro fa riferimento solo ad <accordi verbali> che hanno mutato il rapporto di lavoro, senza però fare alcun cenno alla necessità aziendale di diminuire le ore a causa del calo di produttività per colpa della pandemia.

In compenso alla madre, parrucchiera e in età lavorativa, non viene riconosciuto l’assegno divorzile non essendo credibile che, con la sua capacità lavorativa non abbia mai trovato lavoro in cinque anni, ma riesca ciononostante a far fronte alle lamentate spese fisse mensili di 500€: da qui la presunzione che faccia attività lavorativa in nero e la negazione del diritto all’assegno richiesto.

Tribunale Torino – Sentenza n.808/2021